storico stabilimento pastiglie leone

Continua senza sosta l’opera di sostituzione di prati e terreni incolti con parcheggi ed opere antropiche. Abbiamo già in passato parlato delle due RSA dentro al parco agronaturale della Dora, del parcheggio di Via Tampellini e relativa ciclabile, della ciclabile ai giardini Humbert di Borgata Paradiso, del Km Blu in corso di approvazione: centinaia di migliaia di metri quadri di prato che spariscono per far spazio a parcheggi, nuovi edifici, ciclabili. E il consumo di suolo avanza inesorabile.

Il sindaco Casciano pochi giorni fa dichiarava alla stampa locale che “nel nostro Paese non ci sono leggi, incentivi o disincentivi, che inducano a recuperare aree industriali provocando uno smodato e dannoso “Consumo di Suolo” giunto ormai a 2,4 metri al secondo di terreni impermeabilizzati”: e purtroppo questa assenza di leggi si vede a Collegno, dove dagli anni ’80 le giunte di sinistra succedutesi hanno consumato milioni di metri quadri di suolo, salvo poi raccontare a giornali compiacenti che si vuole tutelare il territorio.

Questa volta i prati “vittime” del processo di antropizzazione sono legati al nuovo stabilimento Pastiglie Leone, che ha chiesto alla Giunta Casciano – e ottenuto – di utilizzare terreni comunali verdi (prati) per realizzare un parcheggio a raso in Via Italia. Il parcheggio sarà realizzato a spese di pastiglie Leone sui terrene comunali individuati al foglio 2 mappali 564, 570, 600 e 916.

parcheggio leone collegno

Si tratta come si vede dalla foto di aree verdi con alberi, a pochi metri da terreni coltivati. Scrive l’amministrazione collegnese che è “opportuno, in ragione del consumo di suolo verde operato dalla Pastiglie Leone per la realizzazione del parcheggio riconoscere la facoltà di procedere a compensazione ambientale mediante la manutenzione straordinaria una tantum e ordinaria per minimo 5 anni (e comunque ad esaurimento del bdg concordato), del tratto di pista ciclo pedonale di Collegno ricompresa tra via Serpera e viale Ungheria per un ammontare massimo complessivo di € 89.000 più IVA”.

Ecco quanto vale il consumo di suolo: 89mila euro più Iva, corrisposti attraverso manutenzione di una ciclopedonale. “Le opere di compensazione straordinaria consistano in lavori di miglioramento del patrimonio arboreo e del sedime ad uso ciclopedonale e comprendano l’eventuale riqualificazione della rete di illuminazione pubblica” dice la deliberazione della giunta comunale. Prati in cambio di illuminazione pubblica, prati in cambio di manutenzione ordinaria delle piante.

E’ questo quello che vogliamo per la Collegno futura? Mi candido a Sindaco per tutelare l’ambiente ed il verde della nostra Città” dice uno dei candidati della sinistra, portando in consiglio comunale le varianti per raddoppiare le altezze dei palazzoni da 5 a 10 piani e dando il via libera a opere di cementificazione con case e supermercati ovunque sotto il cappello della “rigenerazione urbana”. Una storia già vista: dichiarazioni ai giornali che dipingono una realtà che non esiste, consumo di suolo e cemento nei documenti e belle parole ecologiche nei comunicati stampa!

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