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[Massimo Cavazzini, fondatore e candidato di Collegno Rinasce:]

Ci siamo, finalmente!
Sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23 i collegnesi saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo consiglio comunale che amministrerà la città dal 2024 al 2029. Serve documento di identità e tessera elettorale, se non ce l’avete in questi giorni l’ufficio elettorale del comune è aperto per aiutarvi.

E’ un appuntamento importante, primo perché con il voto si esercita il proprio diritto-dovere dei cittadini, secondo perché con la scelta delle persone che governeranno si decide quale sia il futuro che vogliamo dare alla città. E proprio questo è il motivo per cui, più che alle ideologie di destra o sinistra, è fondamentale guardare ai programmi e alle persone.

“Io voto destra!”, “Io sono di sinistra!”, “Siete tutti ladri!” alcune delle affermazioni che ho sentito dai cittadini molte (anzi, troppe) volte in queste settimane di campagna elettorale. Ho fondato Collegno Rinasce con l’idea di portare trasparenza e competenza, al di là del colore politico. Credo che per un buon governo cittadino serva lasciare da parte le ideologie: esistono comunisti che strizzano l’occhio ai palazzinari, verdi che chiudono gli occhi davanti al consumo di suolo, liberali che vogliono aggiungere ulteriori regole. Ecco allora che diventa fondamentale guardare alle persone, alle loro idee, alla capacità che avranno di metterle a terra.

E’ stata una campagna elettorale brutta, a dir poco. Chi governa da decenni probabilmente si sente nel salotto di casa e a volte pensa che le regole di una competizione leale non si applichino ai padroni di casa. Chi cerca di soffiare il posto a chi c’è da sempre a volte perde il punto di vista “nobile” del governo di una città e si attacca a piccoli episodi spesso insignificanti.

I candidati a sindaco hanno avuto la possibilità di farsi conoscere, non sempre dal lato migliore: sbraitare per rispondere ad una critica o usare la prossimità fisica per intimidire non dovrebbe essere parte del dibattito politico, eppure purtroppo è stato parte di questa campagna tanto che c’è chi ha sentito il dovere di scusarsi per il brutto spettacolo offerto ai cittadini di Collegno.

Imbarcare chiunque pur di vincere, una brutta scelta perchè apre le porte alla mediocrità. E’ mancata la coerenza, poco importa se aiuta la vittoria finale: vuol dire essere disposti alle peggio porcate pur di vincere, ma non avere quell’etica, rigore morale e correttezza che sono imprescindibili per un buon sindaco. Chiunque vinca, dovrà dimostrare di aver capito.

Si è parlato poco di programmi (su 30mila elettori, quanti avranno letto e confrontato i 4 programmi?, quanti sono in grado di coglierne le diverse sfumature?), si è parlato pochissimo di candidati consiglieri. Ce ne sono più di duecento, impossibile conoscerli tutti. Alcuni sono stati catapultati nella lista da altri comuni limitrofi (in particolare Grugliasco e Pianezza), e non si sono mai visti sul territorio. Alcuni sono i capi bastone di partiti nazionali, senza che ci sia stata un’attività costante del territorio. Alcuni hanno semplicemente concesso l’uso del loro nome, ma non hanno velleità politica.

Ecco allora che forse possiamo iniziare a scremare dai 200 tutti quelli che si sono candidati per il tornaconto personale o del partito. Possiamo scremare chi non  ha la capacità di rappresentare un territorio, per poca competenza, ignoranza o scarsa capacità: se devi rappresentare i cittadini interagendo con la Pubblica Amministrazione, mi pare imprescindibile  saper ad esempio parlare e scrivere in italiano corretto. Aver avuto qualche esperienza lavorativa significativa da poter spendere per il bene della città. Saper comprendere situazioni mediamente complesse.

Lo so, è utopia pensare che un consiglio comunale riesca ad esprimere il meglio tra i candidati. E quindi c’è chi ha offerto cene e aperitivi, c’è chi ha tempestato di telefonate amici e conoscenti, c’è chi si è eclissato dietro al simbolo del partito in attesa di capitalizzare il risultato, c’è chi ha venduto l’anima al diavolo pur di entrare nella corrente vincente, chi sfrutta la notorietà acquisita in passato. Chi di loro ce la farà, diventerà il “pigiatasti” della prossima legislatura: persone che seguono la direttiva del capo, senza alcuno spirito critico. Un robot farebbe meno danni.

Ma possiamo evitarlo. Proviamo a lasciare da parte le ideologie, la destra e la sinistra, gli sfottò ai comunisti (col Rolex) e ai nazisti dell’Illinois e concentriamoci sulle persone. Affiderei un compito importante a quella persona? Quel candidato saprebbe risolvere un problema complesso? Quel consigliere ha un curriculum e una preparazione tale da fare un bel lavoro se eletto? E se quella persona è già stata in consiglio comunale, ha dimostrato di essere in grado di svolgere bene il ruolo? Le cose che ci sono in questo programma, perché non sono state fatte in questi dieci anni? Queste sono le domande da farsi.

E improvvisamente da 200 candidati si arriverebbe probabilmente a qualche decina. Fatemi e fatevi un favore, scegliete tra quelle persone: competenti, oneste, capaci. Collegno Rinasce ha cercato di costruire un’offerta politica e umana, io come fondatore e capolista credo di avere la competenza giusta per fare bene. E spero chi legga queste parole possa decidere di darmi fiducia scrivendo Cavazzini di fianco al simbolo Collegno Rinasce per provare a cambiare una città che ha disperatamente bisogno di cambiamento positivo.

Ma anche se decideste di votare qualcun altro quello che ho scritto rimane valido: fate un favore a voi stessi e agli altri cittadini, scegliete persone competenti. Eliminate dal sistema gli arrivisti, gli incompetenti, gli ignoranti, i voltagabbana, gli estremisti, gli incapaci. Potete e dovete farlo, nel segreto dell’urna elettorale. Non votate per inerzia, non votate una persona perchè l’avete sempre fatto.

E’ un momento cruciale per la nostra città e serve un consiglio comunale di persone valide, che stiano a destra o a sinistra o al centro o nelle liste civiche non importa, importa quello che sapranno fare.

Lunedì sera, alla fine dello spoglio, scopriremo se il cambiamento è davvero possibile, o se l’inerzia avrà prevalso. Ma fino ad allora, datemi e dateci una speranza: quella che nel 2024 è ora di cambiare, e tutti insieme lo possiamo fare. Buon voto e viva Collegno (Rinasce)!