residenza universitaria futura

Il consumo di suolo è un problema: lo è per l’ambiente (meno prati e più cemento), lo è per i cittadini (più inquinamento), lo è per il futuro (quando avremo consumato tutto il suolo, cosa succederà?). Ma stando alle scelte politiche dell’amministrazione, è un problema che non esiste o comunque non è una priorità.

Nel consiglio comunale del 28 aprile la giunta ha presentato una proposta di deroga sull’indice fondiario e sulle altezze previste per edificare in via Col del Lys angolo via Torino, ai margini di borgata Paradiso sud, zona di piccole case e bassi capannoni . In sostanza, è stato chiesto al consiglio comunale di approvare un edificio più alto (10 metri in più) e con una cubatura superiore ai limiti previsti (circa 800 mq di SLP).
L’indice fondiario è il rapporto tra volumetria edificabile e superficie fondiaria, per evitare che vengano costruiti casermoni su appezzamenti di terreno piccoli. Il limite di altezza è invece previsto per garantire una certa omogeneità delle varie zone: se su corso Francia sono previste “case alte” (8/9 piani), è evidente che ad esempio a Terracorta il tessuto urbano debba prevedere case di massimo 2/3 piani. Insomma, derogare vuol dire più cemento e meno verde.
Come hanno votato i consiglieri dei vari partiti? Scontato il sì del PD, sebbene nel programma elettorale dell’attuale sindaco ci fosse lo stop al consumo di suolo e la revisione del Piano Regolatore Generale di Collegno, ormai vecchio di qualche decennio. Un PRG che ha permesso nel corso degli ultimi anni di consumare decine di migliaia di metri quadri di terreni a favore di un’urbanizzazione spinta, con palazzoni nuovi (e spesso dai prezzi altissimi) e sempre meno verde.
L’arrivo della metropolitana (prima o poi arriverà, dopo anni di ritardi e promesse) ha scatenato gli appetiti di immobiliaristi, con case di 8/9 piani, superfici commerciali e capannoni. Se fino agli anni ’80 Collegno aveva aree totalmente verdi (banalmente si pensi a Oltre Dora e Savonera), oggi è tutto un costruire: ultimo in ordine di tempo il McDonald’s, ma abbiamo palazzoni su corso Francia e RSA in zona parco della Dora. Oltre a decine di supermercati nati a pochi metri di distanza, spesso in zone di pregio storico come Villaggio Leumann. Quando sollecitati sul perché di certe scelte, spesso gli amministratori si sono trincerati dietro un “è previsto dal piano regolatore”. Salvo concedere poi deroghe e varianti.Gli altri partiti come hanno votato? Stupisce il sì di AVS (non sono “verdi&ecologisti”?), che pur dichiarandosi attenta all’ambiente fa da spalla alle deroghe cementizie. Collegno Rinasce si aspettava un chiaro NO compatto da tutti i consiglieri che hanno a cuore la salvaguardia urbanistica e ambientale di Collegno, ma curiosamente anche i partiti di opposizione (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) hanno votato sì. “Un voto ragionato” spiegano dalla destra, anche se il ragionamento che ha portato al sì non è molto chiaro. “Lo spiegheremo a voce”, ha osservato un consigliere.

Unico partito contrario il Movimento 5Stelle, che in un comunicato spiega – almeno loro – il voto ragionato: le riqualificazioni sono importanti, ma serve equilibrio e rispetto dell’equilibrio urbanistico esistente.
La “scusa” per la deroga era già pronta: una residenza universitaria. E quindi? Forse un palazzone usato da residenza universitaria non dovrebbe rispettare i limiti come una normale casa? E con tutti i terreni ed edifici in disuso, non sarebbe forse meglio favorire la rigenerazione anziché costruire in deroga? Mentre a Grugliasco si recuperano locali dell’ex manicomonio con investimento milionario di Edisu (l’ente regionale per il diritto allo studio, 30 milioni di euro per 250 posti), a Collegno si lascia spazio ai privati.
“Aumenterà l’offerta di appartamenti in affitto facendo dimunuire i prezzi per le famiglie che cercano casa” una delle motivazioni. Smentite dal mercato immobiliare: secondo Pietro Teta, agente immobiliare e consigliere Fiaip, c’è stato un netto incremento delle richieste di affitto e acquisto nella zona a ridosso della nuova università grugliaschese. I canoni sono in crescita — da 550 a 600 euro per un bilocale, fino a 700 per un trilocale.“Spesso a Collegno si confonde la rigenerazione urbana con la cementificazione estrema” commenta Massimo Cavazzini di Collegno Rinasce. “Il consumo di aree verdi per palazzi e supermercati, le deroghe ad un piano regolatore vecchio e non più al passo con i tempi con altezze ormai da 8-10 piani, le scarissime ricadute sul territorio collegnese e sui cittadini: questi sono i temi su cui l’amministrazione comunale dovrebbe confrontarsi, sollecitata dall’opposizione che invece vota insieme alla sinistra e dai partiti di maggioranza che si dichiarano attenti al sociale e all’ambiente per poi dare il via libera a scelte discutibili”.

Quali benefici avrà Collegno dalla deroga? Ci sono accordi vincolanti per un tetto massimo al costo degli affitti? Ci sono accordi perché parte degli introiti vengano usati per progetti comunali? A ricordarci quanto una pianificazione attenta e ragionata sia più che mai necessaria il palazzaccio di via Antonelli, abbandonato da anni e spesso terra di conquista di vandali.