antonelli writer

Un pericolosa “gita” sul tetto del palazzaccio di Via Antonelli, col rischio di cadere. L’hanno fatta due persone – probabilmente writers – nella giornata di ieri. Sono saliti sul tetto dell’edificio stazionando per quasi un’ora, in una posizione pericolosa e ovviamente dopo essere entrati abusivamente nel cantiere abbandonato. Scritte, qualche selfie e poi spariti, nonostante i cittadini abbiano avvisato le forze dell’ordine i due writers sono probabilmente riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo della pattuglia.

La storia del palazzaccio si trascina ormai da troppo tempo: da decenni molti cittadini di Borgata Paradiso si trovano davanti questo mostro edilizio non terminato. Doveva essere un centro direzionale con uffici, poi la sede dei vigili urbani, poi un mix di edilizia libera ed edilizia convenzionata, tanto che il Comune e la società costruttrice sono addirittura andati in causa.

Il numero di piani (14) era all’epoca al di sopra dei i limiti previsti dal piano regolatore (altezza massima di 22 metri e 7 piani, limiti che con la variante della nuova Mandelli sono stati superati portando l’altezza massima a 10 piani) e il Consiglio Comunale per approvare la deroga chiedeva al costruttore di destinare la metà degli 87 appartamenti ad edilizia convenzionata, con il 30% di questi ultimi ad affitto calmierato. La Città di Collegno ha perso davanti al Consiglio di Stato, per una delibera “fuori dal quadro normativo”.

E il palazzaccio è rimasto lì, abbandonato, senza che l’amministrazione sia riuscita a trovare una soluzione per riportare la zona ad un decoro accettabile e con il rischio che persone si introducano abusivamente nel cantiere. Serve che ci scappi il morto per intervenire una volta per tutte? Nel frattempo gli uffici dell’assessore Cavallone si trovano davanti ad una storia simile: il nuovo grattacielo di Corso Francia, su cui pende un’ordinanza di demolizione degli ultimi due piani.

Insomma la storia non ha insegnato molto: nonostante le numerose varianti al piano regolatore per concedere altezze maggiori del previsto e la martellante propaganda di Collegno Rigenera, i collegnesi si trovano con aree abbandonate su cui da anni vengono promesse “rigenerazioni” e che, allo stato dei fatti, rimangono desolatamente vuote. La mitologica figura dell’assessore Palazzone si aggira desolata tra i fallimenti di questi anni…