Nuove spese per la nuova scuola Matteotti: dopo la “revisione prezzi” da 12mila euro relativa al lotto2 (la palestra, che però non avanza secondo i ritmi auspicati), arriva un affidamento diretto da circa 10mila euro per l’impianto di irrigazione del cortile interno. Mentre i lavori vanno al rallentatore, il contatore delle spese extra continua a girare….
“Considerato che si è manifestata la necessità di procedere all’esecuzione della stazione di pompaggio acque per irrigazione all’interno del cortile della nuova Scuola Matteotti, oltre alla realizzazione dell’impianto di irrigazione” si legge nella determinazione dirigenziale: con un affidamento diretto alla cooperativa Stranaidea, l’amministrazione dà il via a nuovi lavori sul cortile. Non è chiaro se nel progetto originario tale impianto fosse previsto, ma si presume che – stante l’affidamento diretto – non lo fosse: irrigare le piante e l’erba era un’esigenza non prevista? La “necessità” si è manifestata solo ora?
Nel frattempo, la costruzione della palestra è al palo: la consegna avrebbe dovuto avvenire a dicembre 2022, siamo a luglio 2023 e il cantiere è tristemente vuoto. Un cantiere da 7 mesi è arrivato a più di 13 mesi senza che si intraveda la fine.
Dopo i sub-appalti per la carpenteria e il tetto (i lavori dovrebbero avvenire tra luglio e agosto 2023), la data di consegna della palestra non è nota. L’amministrazione ha comunicato che c’è un contenzioso con il costruttore del Lotto2, e i mancati risultati ricadono su piccoli alunnni, personale scolastico e genitori.
I piccoli studenti, che hanno vissuto il primo anno scolastico in un semi-cantiere, rientreranno a settembre in una scuola che ha infiltrazioni d’acqua e non ha una palestra: dovranno prendere un pulmino per andare a fare un’ora – non due! – di educazione motoria in altre scuole. La petizione con oltre 320 firme è stata ignorata, un brutto segnale per chi parla di partecipazione e emocrazia.
Il contenzioso del costruttore del lotto1 (diverso dal lotto2, dunque c’è un doppio contenzioso in corso) intanto è arrivato al tribunale di Torino: nelle prossime settimane ci potrebbero essere novità, sperando che i cittadini collegnesi non debbano versare ulteriore denaro. Rimanendo in tema di Tribunali, in seguito ad una richiesta di documentazione è stato comunicato enlle scorse settimane che esiste “un procedimento penale avviato ai sensi del DGLS 785/94“, un decreto relativo alla sicurezza sul lavoro. Non è dato sapere di cosa si tratti, ovvero quali siano le contestazioni mosse in relazione alla nuova scuola Matteotti.
Tra aumenti, imprevisti ed eventuali accordi per chiudere i contenziosi c’è il rischio concreto di “consumare” i ribassi di gara, soldi che avrebbero potuto tornare all’amministrazione ed essere utilizzati per altre attività utili ai cittadini. Invece che usare i tribunali, la speranza è che chi è responsabile di tutto questo ci metta la faccia e che dopo ben sei anni si riesca a consegnare ai cittadini e ai piccoli studenti una scuola completa, funzionante e priva di problemi.