nuova scuola matteotti collegno

Sono passati quasi 14 mesi dall’ultima lettera che l’assessore Treccarichi aveva inviato alla cittadinanza per “ribadire la storia e i recenti sviluppi” sulla costruzione della scuola Matteotti, il cosiddetto cantiere infinito iniziato nel lontano Novembre 2017 e ad oggi ancora in corso nonostante dovesse durare meno di due anni. Con costi che continuano ad aumentare.

Quattordici mesi, un numero curioso considerando che la costruzione del lotto1 (la scuola) doveva durare proprio quattordici mesi ed essere terminata nel 2019. Poi 2020. Poi 2021. Poi 2022. Adesso, forse, 2023.

Cinquantaquattro mesi dopo, siamo ancora qui, con un cantiere ancora aperto e una palestra (lotto2) non ancora iniziata. In compenso abbiamo una lista infinita di giustificazioni e lettere a cadenza annuale, senza avere i risultati sperati e promessi.

A distanza di 14 mesi dalla lettera del 2021 in cui l’assessore dava la scuola per praticamente finita, siamo qui a leggere l’ennesima lettera dove per l’ennesima volta l’assessore Treccarichi (stavolta aggiungendo il “visto” del sindaco Casciano e dell’assessora Bertolo) spiega che la scuola è praticamente finita e che su alcuni siti e sui social si leggono notizie strumentali. Eppure chiunque può passare in Via Vandalino e constatare che il cantiere è ancora un cantiere. “Fine lavori prevista a fine 2021”, ennesima data non rispettata.

Come nostra abitudine, andiamo quindi a vedere in dettaglio la nuova missiva che l’assessore fa recapitare ai collegnesi della Borgata Paradiso attraverso i canali amici. Canali che bloccano sistematicamente le fonti di informazione serie e veritiere per lasciare spazio alla propaganda.

I primi due paragrafi sono praticamente identici a quelli vecchi. Il primo si sofferma sulla valenza del progetto: l’amministrazione lavora alacremente per i cittadini, la scuola è importante, il progetto è innovativo. Nulla di nuovo sotto il sole.

Il secondo paragrafo dice che l’amministrazione ha aggiornato la cittadinanza attraverso i canali ufficiali. Il che, ovviamente, vuol dire tutto e niente perchè l’ultimo aggiornamento “recapitato” ai cittadini è di aprile 2021.

Le notizie sul sito ufficiale della città sono ancora precedenti e a tutt’oggi non è stata comunicata nè una data di fine lavori nè – durante questi anni – sono stati forniti sufficienti aggiornamenti. In compenso i video di agosto 2020 in cui l’assessore dice che i lavori procedono veloci e i ritardi covid sono sotto gli occhi di tutti i collegnesi che di certo non si fanno prendere in giro.

L’assessore come sempre dà la colpa ai “siti esterni e social” che hanno una narrazione strumentale e dispregiativa: l’assessore non fa nomi, dunque di fatto questi siti e social non esistono (altrimenti farebbe i nomi) e sembrano più una difesa del proprio operato (e dei risultati che non arrivano) che una analisi dello scenario informativo. Per fortuna Collegnorinasce.com da sempre mostra fatti, date, documenti e dunque non è certamente nel gruppo di siti (non) citati dall’assessore.

Si passa poi ai chiarimenti, che sono nuove date e nuove notizie che smentiscono per l’ennesima volta date ed eventi comunicati in precedenza.

Non ci sono grandi novità rispetto a quello che è già stato raccontato nelle scorse settimane su questo blog: ci sono varianti onerose che hanno fatto aumentare i costi, la palestra è in ritardo e non sarà conclusa nei tempi previsti, i bambini dovranno spostarsi in una scuola senza palestra (per quanti mesi?), senza viabilità sistemata e con il cantiere ancora aperto, tra rumori e polvere.

L’assessore cita la seconda e la terza variante, ma si dimentica che siamo già alla quarta (altri 150mila euro), approvata prima della lettera e dunque nota all’assessore. Una svista? Dimenticanza? Omissione volontaria?

Per fortuna ci sono siti esterni all’ente e ci sono i social che riportano le notizie per intero. E il fatto che per pagare le varianti si usino “riserve” del ribasso di gara non significa che quei soldi non siano un costo extra rispetto al previsto: se non fossero spesi per le varianti, tornerebbero al bilancio comunale e si potrebbero destinare ad altre attività.

Il 16 maggio, dice l’assessore, il Lotto1 può considerarsi concluso: poichè si intravedono ancora lavorazioni saltuarie, verificheremo attraverso lo Stato Avanzamento Lavori (SAL) se effettivamernte riporta il 100% di avanzamento al 16 maggio.

Poi l’assessore Treccarichi ci parla della palestra, il cui appalto è di febbraio 2022. Un dato corretto, che però è estrapolato dal contesto: la decisione di dividere il lavoro in due lotti è del 2018, dunque da oltre 4 anni si sapeva che il lotto2 avrebbe dovuto essere appaltato. E solo a fine 2021 si è iniziato l’iter finale. Scegliendo il massimo ribasso, i cui rischi sono noti a chiunque lavori nel settore.

Certo, il sindaco Casciano per giusitifcare il ritardo ha parlato di “ritiro della ditta costruttrice“, che si sarebbe rifiutata di costruire il Lotto2. Ma se non era stato appaltato, come può un’azienda ritirarsi da un appalto non assegnato?

Ricorda un po’ la storiella della consitente bonifica – usata dal sindaco Casciano per giustificare il cantiere fermo oltre un anno tra 2017 e 2019 – smentita dai documenti che mettono nero su bianco “nessun ritardo causato dalla bonifica”.

Tornando all’appalto, la scuola doveva dopo vari ritardi finire a febbraio 2021, poi esteso al 30 aprile 2021: perchè l’appalto della palestra non era pronto ad inizio 2021 se la fine lavori era fissata per quella data?

Perchè aspettare un altro anno per l’appalto, se – questa la narrazione del duo Treccarichi/Casciano – la scuola era praticamente finita a inizio 2021? In linea teorica, se comunico ai ciuttadini che la scuola sarà finita e credo in quello che dico perchè sto dicendo la verità, poi agisco di conseguenza. La comunicazione verso i cittadini “cozza” con i tempi di gestione del progetto…

La parte finale è dedicata al fatto che i poveri studenti entreranno a scuola a settembre con un cantiere in piena operatività. Polvere, rumore, strade dissestate: nel 2020/2021, la narrazione “trasparente” dell’assessore e del sindaco sosteneva che i bambini sarebbero entrati nella nuova scuola solo a cantiere totalmente finito.

Dunque rimanevano nella vecchia Matteotti (che, ricordiamolo, ha un’agibilità statica parziale dunque la struttura non risponde ai criteri antisimici e richiede precauzioni sui pesi che insistono sui solai) perchè era meglio non mandarli in una scuola-cantiere. Un anno dopo, completo cambio di rotta e dunque è accettabile entrare a scuola col cantiere aperto, anzi dobbiamo quasi ringraziare i nostri amministratori perchè hanno accelerato il trasloco. Nella lettera, di questo, nessuna traccia. I cittadini dovranno leggere siti esterni e social per averne contezza.

Sul destino della vecchia scuola, un paragrafo lungo che non dà due dettagli importanti: il primo è che i cittadini hanno chiesto di mantenere le sezioni di scuola materna, oltre a realizzare un nido per avere un ciclo 0-6 completo che manca in Borgata Paradiso.

Il secondo è che c’era preoccupazione che le attuali scuole materne non potessero assorbire tutte le nuove iscrizioni. La risposta dell’assessore è molto generica: a quanto ci risulta, l’ultimo progetto presentato elimina totalmente le classi di scuola materna (che erano la richiesta dei cittadini) e aumenta il costo. Un dettaglio che l’assessore non dà, ma che di fatto è il nocciolo della richiesta fatta dai cittadini. Che dovranno leggere siti esterni e social per scoprirlo.

Insomma, di lettera in lettera, la scuola sarà probabilmente completata nel 2023, quasi sei anni dopo la prima recinzione, in tempo per la campagna elettorale del 2024: sarà che come dice l’assessore ad inizio lettera l’istruzione scolastica è importante, ma nel 2018 l’approvazione del progetto era stato usato pesantemente per la campagna elettorale 2019, e dunque è temporalmente curioso che il cantiere possa finire esattamente per tempo con la nuova campagna elettorale.

Sempre che nel frattempo non ci siano altre sorprese… una gradita sarebbero le dimissioni dei protagonisti di questa triste vicenda.