nuova scuola matteotti collegno

Non ci sono più parole per descrivere la storia della nuova scuola primaria Matteotti di Via Vandalino: l’unica dignitosa soluzione sarebbero le dimissioni irrevocabili e immediate dei protagonisti di questa vicenda imbarazzante.

Il Sindaco Casciano (PD) e l’assessore Treccarichi (PD) hanno confermato ufficialmente che i piccoli studenti collegnesi entreranno nelle nuove aule a settembre 2022, ma senza la palestra come comunicato in precedenza.

Anzi, entreranno a scuola con il cantiere aperto e funzionante, tra rumori polvere e disagi.

Una notizia che ha lasciato allibiti, per l’ennesima volta, i cittadini collegnesi. Per giustificare in passato il mancato ingresso nel settembre 2021 (i lavori avrebbero dovuto durare circa un anno e mezzo, e secondo il sindaco le aule avrebbero dovuto essere pronte a fine 2019… data poi slittata più e più volte), sindaco e assessore avevano spiegato che in accordo con la direzione scolastica non ci sarebbe stato alcun trasferimento degli studenti con un cantiere mezzo aperto. Lo aveva anche scritto l’assessore Treccarichi alle famiglie degli studenti di Borgata Paradiso, dicendo che i lavori della scuola sarebbero finiti ad aprile 2021, quelli della palestra a fine 2021 ma prima di settembre 2022 non ci sarebbe stato alcun trasloco: parole al vento.

Lettera Treccarichi aprile 2021

Finchè scuola (Lotto1) e palestra (Lotto2) non fossero state entrambe pronte, nessun trasferimento. Questa era stata la scelta più che comprensibile da parte della direzione scolastica, che tutela i piccoli studenti e le insegnanti dai rumori molesti, sporco, polvere e disagio di fare lezione di fianco ad un cantiere aperto.

Oggi invece il “cantiere infinito”, come ormai lo chiamano i collegnesi, riserva l’ennesima sopresa: sindaco e assessore hanno deciso che a settembre 2022 – salvo nuovi cambi di direzione – la scuola diventerà comunque operativa. E, nel frattempo, la costruzione della palestra “attaccata” alla scuola avanzerà durante l’anno scolastico.

Il Lotto1 (la scuola) non è ancora terminato, nonostante i numerosi rinvii. Pare addirittura possa essere in arrivo un nuova variante in corso d’opera: altre spese extra da aggiungere a quelle già accordate nei mesi scorsi?

Ad ogni modo, Casciano e Treccarichi non forniscono una data ufficiale per la chiusura del cantiere (l’ultima nota ai cittadini era aprile 2021): i due amministratori collegnesi dicono solo che entro l’inizio dell’anno scolastico la scuola sarà utilizzabile.

Sindaco e assessore sostengono fosse difficoltoso comunicare ai cittadini una data lavori unica viste le difficoltà incontrate (come giustificazioni siamo passati dalla famosa bonifica del terreno alla complessità dell’appalto europeo, dalla pioggia al Covid, dal bonus 110% alla guerra in Ucraina), ma ai cittadini interessava semplicemente sapere quando tutti i lavori sarebbero finiti. Lasciando perdere i dettagli di varie lavorazioni e varie date, l’unica data che serviva era quella di fine lavori: e, ancora oggi, quella data non viene messa nero su bianco in maniera ufficiale dai due rappresentanti del Partito Democratico collegnese.

Il Lotto2 (la palestra) inizierà a fine aprile con la sistemazione dei due lati di cortile a est e a nord, e la recinzione. Il minimo indispensabile per procedere con i traslochi degli arredi nella nuova scuola. Contestualmente partiranno gli scavi per le fondazioni della palestra, che è costruita in aderenza alla scuola. E poi le successive lavorazioni di costruzione.

Quando sarà terminata? Casciano e Treccarichi citano il Covid, la guerra in Ucraina, il bonus 110% ma non mettono nero su bianco una data presunta di fine lavori nemmeno per la palestra. Poichè si parla già oggi di ritardi nell’approvigionamento dei materiali e aumento dei prezzi, i sette mesi previsti a dicembre 2021 che avrebbero dovuto portare a compimento la palestra nell’agosto 2022 non sono più credibili. I due politici PD sono passati dai video da pubblicare su Facebook e sulle pagine della città di agosto 2020 (rimasta nella storia l’affermazione di metà 2020 dell’assessore Treccarichi che i lavori procedono spediti ed è stato recuperato il ritardo Covid) al silenzio, dove nemmeno le date di fine lavori vengono comunicate ai cittadini e al consiglio comunale.

Anche datando la partenza dei lavori palestra a fine aprile 2022 – con sette mesi si finisce a fine novembre 2022 – al momento sembra più che un azzardo: come insegna la storia di questo cantiere aperto nel novembre 2017 con i primi scavi e che a fine 2019 avrebbe dovuto terminare, gli imprevisti e i ritardi si possono accumulare dilatando i tempi. Non più tardi della scorsa settimana il vento ha sollevato alcuni pannelli solari: li ha danneggiati?

Con la conclusione della scuola e della palestra, doveva poi partire la fase 3 con la sistemazione della viabilità di via Vandalino e la chiusura di Via Adamello (“bloccata” dalla palestra). Nulla da fare anche in questo caso: finchè non saranno terminate le lavorazioni dei due lotti, anche la fase 3 non sarà iniziata. Genitori e studenti dovranno andare a scuola facendo lo slalom tra vie chiuse e assenza di una nuova viabilità. L’assessore Treccarichi sta sui social a parlare di isole pedonali scolastiche, in questo caso assolutamente teoriche: il rischio concreto è che gli studenti della nuova Matteotti entrino in aula con la viabilità di cantiere.

Treccarichi su Facebook

Gli impatti di questa decisione? Il primo e più preoccupante è la presenza di un cantiere aperto ed operante durante le lezioni. Chiunque abbia vissuto l’esperienza di un cantiere edile sa quanta polvere, rumore, disagio può provocare.

E’ questo che si meritano i piccoli studenti collegnesi e il corpo docente? Fare lezione di fianco ad un cantiere aperto? Mangiare polvere durante la pausa pranzo? Subire i rumori delle lavorazioni durante le lezioni? Dopo cin que anni, è questo il risultato che il PD collegnese porta alla città?

Non avere un cortile in cui giocare e dover dunque organizzare fantasiose rotazioni nelle piccole strisce di terra dei lati est e nord? La direzione scolastica che voleva evitare un trasloco finchè il cantiere nn fosse concluso è d’accordo? Perchè ha cambiato idea?

Se i cittadini collegnesi sono ormai abituati alle sorprese sul cantiere infiniuto e sui cambi di direzione di Casciano e Treccarichi, saranno i piccoli studenti della nuova scuola primaria a subire le inefficienze di un sistema che da novembre 2017 ad oggi non è riuscito a completare un’opera la cui costruzione doveva durare poco più di un anno e mezzo.

Un cantiere diventato simbolo di questa amministrazione collegnese e specchio dei suoi politici. Sindaco Casciano e assessore Treccarichi dovrebbero dimettersi senza ulteriore ritardo: con la salute e il benessere dei bambini non si scherza e per l’ennesima volta si sono dimostrati non all’atezza dei compiti che sono stati loro affidati.