Su proposta dell’assessore Manfredi, il 26 luglio la giunta comunale ha approvato l’autorizzazione per il rinnovo con ampliamento in approfondimento della cava di ghiaia in località Cascina Provvidenza a Collegno, civico al confine con Pianezza.
Il progetto della società Dual era stato depositato a maggio 2021 presso la città metropolitana e approvato a novembre 2021 in consiglio comunale, per esssere poi definitivamente approvato in Città Metropolitana nel luglio del 2022.
La proposta prevede da un lato l’ampliamento della cava di ghiaia e sabbia e dall’altro una compensazione ambientale. In cambio dell’allargamento della cava, la società ha proposto all’amministrazione collegnese di realizzare un collegamento ciclopedonale tra via S.Martino e via Molini e la rinaturalizzazione di un’area agricola in posizione limitrofa al percorso, tramite la messa a dimora di specie arboree e arbustive.
La compensazione ambientale ha un valore di circa 62mila euro, che evidentemente l’amministrazione ritiene congruo: con la proposta dell’assessore Manfredi e il sì unanime della giunta comunale, la cava si amplia.
Cosa può diventare una cava dismessa? Può tornare allo stato originario riempiendola e riportando terreno agricolo in superficie oppure l’enorme buco può essere trasformato in discarica per rifiuti. La storia delle cave collegnesi non ha evidentemente insegnato molto: sono numerosi i casi di cave di ghiaia partite con una concessione di durata limitata nel tempo e nei volumi di scavo, poi prorogate di volta in volta e poi trasformate in discariche. In particolare a Savonera e Cassagna, due zone fortemente impattate e che continuano ad essere il fulcro delle attività di scavo e di smaltimento rifiuti, anche tossici.
E’ curioso che sui social si trovino video dei politici collegnesi contro le discariche nel nord ovest torinese, con tanto di attacchi alla Regione: poi nella vita amministrativa molti procedimenti vengono approvati all’unanimità sia da Città Metropolitana sia dal consiglio comunale collegnese.