Altro anno, altri aumenti: anche nel 2023 con i voti favorevoli del PD Collegno Bene Comune la giunta ha deciso di aumentare la tassa rifiuti.

Se ne stanno accorgendo in questi giorni i cittadini con l’arrivo – via PEC o posta cartacea – dei bollettini per il pagamento della tassa, il cui pagamento della prima è stato per altro anticipato al 31 maggio.

Secondo l’amministrazione l’aumento è necessario “considerato il perdurare della crisi economica del Paese dovuta anche alla guerra in Ucraina che ha determinato un aumento dei costi energetici e delle materie prime e l’inflazione a livelli elevati dell’11%”: ma questi fattori sono proprio quelli che colpiscono i cittadini, dunque l’aumento andrebbe evitato.

Magra consolazione lo stanziamento di fondi per le famiglie a bassissimo reddito: si va da una riduzione del 70% delle famiglie con ISEE sotto gli 8mila euro al 10% di sconto per chi ha un ISEE tra i 18mila e i 20mila euro: tra aumenti della tassa e inflazione che mangia il potere d’acquisto, i cittadini – incluse le famiglie oggetto di sconti – si potrebbero comunque trovare a pagare di più. E i fondi arrivano dalla fiscalità generale, ovvero sempre soldi dei cittadini collegnesi.

L’aumento delle tasse porterà ad un aumento della qualità del servizio? Una cittadina, DF, scrive sui social che “Il servizio è sempre più pessimo. Campane rotte e sporche, bidoni dell’umido luridi. Senza contare che intorno alle campane è sempre sporco. Mandato una email al numero verde del CIDIU per chiarimenti perché al passaggio della raccolta non erano affiancati dai camioncini per non fare andare sotto ad esse i rifiuti lasciati dagli incivili, la risposta è che non c’è personale”.

Un problema riconosciuto dalla stessa amministrazione, che in una lettera al CdQ Paradiso proprio sul tema della pulizia ha riconosciuto che l’attuale contratto di servizio non risponde alle esigenze di pulizia della città e sarà rinegoziato alla scadenza.

Se il servizio non migliora e i cittadini vedono il potere d’acquisto calare a causa di inflazione e aumento prezzi, davvero non si potevano evitare gli ennesimi aumenti della tassa rifiuti?