mano a sei dita

La foga per le primarie del centro sinistra gioca brutti scherzi al candidato Cavallone del Partito Democratico. Una campagna miracolosa, come abbiamo già sottolineato nei giorni scorsi: definirsi su Facebook sindaco senza esserlo, grafiche con dita a sei mani, messaggi smentiti dalle statistiche, progetti immobiliari sul villaggio Leumann.

Nella sezione dedicata all’infanzia, il candidato sindaco del PD scrive “nuovo asilo nido in Via Crimea”, come parte del programma elettorale per il 2024-2029. Come sa bene chi legge Collegno Rinasce, il polo dell’infanzia è un progetto pagato dallo Stato tramite i fondi PNRR chiesti nel 2021, poi modificato e ridimensionato (niente scuola materna, solo nido) ma con costi maggiori. Qualsiasi candidato potrebbe mettere in programma l’asilo nido, essendo un progetto già finanziato (e il cui cantiere avrebbe dovuto aprire nel 2023). Curiosamente, la proposta di asilo nido è di Collegno Rinasce e risale a marzo 2021: abbiamo dovuto combattere perché fosse presa in considerazione, durante una riunione ci fu detto che a Collegno il numero di posti era già alto e dunque non c’era bisogno di un nuovo asilo nido.

Il martellamento è incessante, ma sui contenuti la confusione è evidente. “Riteniamo una pessima scelta quella di inserire nel programma elettorale un progetto già approvato, e dunque far credere ai potenziali elettori che sia una proposta da realizzare in caso di vittoria” spiega Massimo Cavazzini, capolista di Collegno Rinasce per le elezioni amministrative di giugno. “Analizzando la comunicazione sul programma elettorale ci sono numerose promesse legate a progetti già approvati o non di competenza della città: è chiaro che sia una precisa scelta, non una svista. I cittadini secondo noi meritano più rispetto. Secondo qualcuno è partita la macchina del fango, ma vogliamo rassicurarli: è semplicemente partita la macchina del fact checking, è ora di finirla con mirabolanti promesse a fini elettorali”.

Prendiamo ad esempio le proposte sulla “qualità della città”: nel programma elettorale tre paragrafi, la revisione del contratto CIDIU, l’attenzione alla piccola manutenzione, la rendicontazione delle segnalazioni dei cittadini.

cavallone proposta elettorale 2024

Partiamo dal primo punto: “revisione del contratto con CIDIU per una pulizia più frequente ed attenta della città”. Innanzitutto una ammissione: Cavallone ritiene che la pulizia di CIDIU debba essere più frequente e migliore. In 20 anni di consiglio comunale, i cittadini non ricordano alcun atto pratico (una interrogazione, una mozione) legata a questi temi.

Quello che lascia perplessi è che Cavallone proponga di revisionare il contratto: ma esiste già un nuovo contratto adottato con la determinazione consortile numero 22 del 14 dicembre 2023 dal C.A.DO.S. per l’affidamento in house del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Il nuovo contratto ha una durata di 20 anni dal 1/1/2024 e con termine al 31/12/2043: firmato a dicembre 2023, il nuovo contratto CIDIU è già attivo dal primo gennaio 2024. Per altro, la competenza di tale contratto non è comunale ma consortile, ovvero il futuro sindaco di Collegno non ha alcuna possibilità di “revisionare il contratto”, primo perché appena firmato secondo perché non di sua diretta competenza. Cavallone dovrebbe dunque spiegare come intende farlo… o si riferisce forse al contratto già in essere, che ha modificato in meglio alcune attività Cidiu per avere appunto una città più pulita rispetto agli ultimi anni di amministrazione PD?

Il secondo punto del programma riguarda la manutenzione della città “con accordi global service con ditte specializzate”: anche qui, una ammissione evidente sulla carenza di piccola manutenzione che ha caratterizzato gli ultimi anni di giunta a traino PD. Da oltre 25 anni ormai esiste la consapevolezza che in luogo di tanti interventi di manutenzione non coordinati tra loro e destinati a succedersi nel tempo senza alcuna regolarità e programmazione, in termini di efficienza, economicità e produttività conviene effettuare un affidamento unitario (il global service, appunto) di un complesso di attività e prestazioni, anche variegato. La norma UNI che regola il contratto global service risale al marzo 1998, curioso che un amministratore che fa politica a Collegno da oltre 20 anni la inserisca come novità da campagna elettorale. Il codice degli appalti individua nel contratto “global service” una modalità efficiente di gestire gli appalti per beni mobili e immobili, da anni, ed è stato recentemente migliorato dal decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36. Insomma, la promessa elettorale è finalmente fare le cose in modo efficiente in modo che i cittadini percepiscano i benefici della manutenzione? Benvenuto nel 2024, caro Cavallone!

Il terzo punto del programma propone genericamente di avere un sistema informatico ad hoc per le segnalazioni dei cittadini. Perchè non è stato fatto prima? Ad oggi esiste un portale in cui si possono effettuare segnalazioni, ma non esiste alcun sistema di tracciamento e risposta puntuale al cittadini. Nel maggio 2021, oltre tre anni fa, Collegno Rinasce ha fatto una proposta molto dettagliata sulla gestione della segnalazioni, che trovate riassunta in questo post Facebook. Scrivevamo che “con una semplice registrazione chiunque può accedere al servizio che consente di aprire un “ticket”, ossia avviare una segnalazione che sarà gestita direttamente dai tecnici comunali. Il form per aggiungere una richiesta di intervento prevede la possibilità di indicare via e civico, la tipologia dell’inconveniente (buca, asfalto da ripristinare, tombino o grata da sistemare, ecc.) e una sua breve descrizione, consentendo anche di caricare alcune fotografie. Una volta completata la procedura, l’utente potrà seguire l’evoluzione dell’intervento attraverso l’interfaccia del portale”.

“E’ curioso – conclude Massimo Cavazzini – che la proposta di Collegno Rinasce finisca nel programma elettorale del Partito Democratico, senza che in questi ultimi anni l’amministrazione la abbia presa in considerazione. Come tutte le proposte fatte in questi anni è parte integrante del programma elettorale di Stefano Ponte candidato sindaco per Collegno Rinasce. E’ il secondo progetto da noi proposto che finisce nel programma elettorale del centro sinistra: da un lato significa che abbiamo davvero lavorato per la città e per i cittadini e nel 2024 ci sarà la possibilità di cambiare votando Collegno Rinasce, dall’altro sorprende la carenza di idee e progettualità da parte del centro sinistra collegnese”.

#2024oradicambiare