Strade che si lasciano dimenticare, cantavano i Subsonica qualche anno fa. E, in effetti, lo stato del manto stradale delle foto che ci invia un nostro lettore non sembra essere tra i migliori. Sono decine le segnalazioni da tutta Collegno, segno che siamo ormai giunti ad una situazione per molti inaccettabile e che l’assessore Treccarichi dovrebbe risolvere al più presto. Non basteranno pochi e sporadici rattoppi per tornare ad avere strade in condizioni migliori, è evidentemente necessario un piano straordinario ed urgente per il ripristino del manto stradale ammalorato in tutta la città.

Vediamo in un fazzoletto di vie (circa 1000 metri in tutto) quanti lavori sarebbero necessari urgentemente:

  1. in via Torino direzione Torino, dopo lo scavo e la riparazione, è stata verniciata la segnaletica orizzontale. Si tratta quindi di un ripristino definitivo? Il terreno crea uno scalino pericoloso sia per i pedoni sia per le bici.

2) In Via Antonelli, dopo lo scavo, questa la situazione da mesi. Inizia ad ammalorarsi l’asfalto ai bordi, creando buche pericolose.

3) Sempre in via Antonelli, quando sono stati creati i parcheggi a lisca di pesce l’asfalto non è stato “sigillato” con asfalto liquido (o simile), e dunque nel tratto di congiunzione iniziano a crearsi crepe che porteranno allo sgretolamento. Il lavoro è stato eseguito a regola d’arte?

4) Tombino via Antonelli angolo Corso Francia: una buca di qualche centimetro e il terreno che cede creano un pericoloso avvallamento. Una ruota di bici o un monopattino (siamo all’imbocco della ciclabile) che finissero nella buca metterebbero in serio pericolo il conducente. Da quanti mesi è così?

5) Via Torino (quasi angolo via Bligny): manca l’asfalto per un tratto di ciclopedonabile, pericoloso per chi passa in bici magari di sera mettendo le ruote sullo sterrato. Nel mezzo della ciclopedonabile, uno scavo con asfalto non perfettamente livellato crea fastidiosi e pericolosi sobbalzi per le bici.

6) Pulizia straordinaria? Nei giorni scorsi la pulizia straordinaria della strada (non dovrebbe essere ordinario pulire le strade regolarmente?), ma come si può vedere il macchinario è passato a filo dei paletti e nessuno, con una semplice ramazza, ha eliminato il brecciolino che rende l’asfalto pericoloso per pedoni e bici. Considerando che era pulizia straordinaria, non si poteva pulire anche la ciclopedonabile e le aree di passaggio/parcheggio?

7) Grande classico in via Adamello: segnaletica orizzontale dipinta su strada rattoppata. Un lavoro a regola d’arte?

8) Sempre in via Adamello, un chiusino mostra i segni del tempo: i lavori a pochi centimetri (con la guaina di asfalto liquido ormai consumata) hanno probabilmente determinato la situazione attuale, creando uno scalino pericoloso per le bici e per le auto. Aspettiamo che qualcuno si faccia male?

9) Ancora via Adamello, un taglio obliquo dell’asfalto con riparazione che lascia infiltrare acqua e, come si vede, rende possibile la formazione di crepe e avvallamenti. E’ a regola d’arte?

10) via Crimea, la vista dal marciapiede: triplo scavo con stratificazione (fossimo geologi ci sarebbero da studiare le varie ere geologiche, ma siamo cittadini e ci limitiamo ad osservare che l’ultimo scavo per la fibra è chiuso da diversi mesi – forse più di un anno? – e la strada è ancora in queste condizioni). Bene, ma non benissimo.

11) via Bligny, martoriata da diversi lavori e ancora in attesa di riparazioni definitive. Il passaggio del bus di linea crea rumori fastidiosi a causa del manto con avvallamenti e buche. Tra quanto si provvederà a sistemare la via? Si spera non nel 2022 quando aprirà la nuova Matteotti, è ormai troppi anni che la situazione è critica.

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