Nei giorni scorsi, i responsabili di Infrato (la società che costruisce la linea della metropolitana), il dirigente scolastico della scuola Marconi di Collegno e alcuni tecnici comunali avevano effettuato un sopralluogo per valutare lo spostamento di due classi a causa dell’arrivo dello scavo nei pressi della scuola. Ufficialmente, lo spostamento delle classi serve per evitare che i rumori del cantiere interferiscano con l’attività didattica, con uno spostamento temporaneo fino a fine dell’anno scolastico in corso.

Chi conosce la storia della scuola, probabilmente ricorda che venne costruita dove c’era la profonda buca usata per estrarre la ghiaia utile all’allargamento del cavalcaferrovia di Corso Francia negli anni ‘50. La buca fu poi riempita con materiale di riporto (ovvero macerie). Secondo alcuni lettori, la scuola ha sempre sofferto in passato di lievi assestamenti proprio per la natura stessa del terreno su cui poggia.

Vibrazioni durante lo scavo potrebbero dunque provocare ulteriori assestamenti della struttura scolastica?

La domanda non è banale, perché nei giorni scorsi la Città ha approvato – senza gara – l’affidamento per circa 9mila euro del contratto per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’adeguamento statico/sismico della scuola primaria Marconi – Padiglione Est.

Il progetto riguarderà anche l’individuazione del sedime più idoneo per un nuovo Padiglione Ovest, nell’area disponibile (incluso lo spazio pubblico antistante l’attuale corpo di fabbrica), presentando la candidatura al Bando DPCM 21 gennaio 2021, per l’assegnazione di contributi per investimenti in progetti di Rigenerazione Urbana.

Pur essendo certi che le autorità competenti abbiano già valutato che non ci sono pericoli per la struttura, sarebbe utile che l’Amministrazione chiarisse se lo spostamento delle classi e la repentina decisione di effettuare uno studio per adeguare la scuola a livello statico e sismico siano collegati. Oppure quale sia il progetto di massima legato alla scuola.

Abbiamo purtroppo memoria di quanto accaduto in altre scuole della provincia (dal Liceo Curie o al tragico incidente del Liceo Darwin di Rivoli), e siamo certi che i genitori degli alunni della scuola Marconi gradirebbero essere rassicurati sulla attuale situazione. Senza paura e senza panico, ma con una trasparenza che permette di capire cosa succede dietro le quinte.