Il Comune di Collegno non chiederà alle società di sharing dei monopattini elettrici di versare – come invece sembrava essere previsto nella versione iniziale – il canone di occupazione del suolo pubblico. A definire le “regole” era stata la Deliberazione di Giunta Comunale n. 330 del 2 dicembre 2020, con la quale la Città approvava i documenti gestionali relativi ai servizi di sharing.

Con il nuovo “Regolamento Comunale per l’applicazione del Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione esposizione pubblicitaria, del canone di occupazione del suolo pubblico e del canone dei mercati” si prevedeva che “le occupazioni destinate allo stazionamento/sosta di singoli veicoli elettrici (ad es: monopattini elettrici, biciclette ed e-bike, scooter e segway) in sharing, anche gestiti da privati, che promuovano la mobilità sostenibile” fossero esentate dal pagamento del canone.

Ora, su proposta dell’Assessore alla Qualità della Città e Mobilità Sostenibile, Gianluca Treccarichi, la Città ha deciso di eliminare il punto 4 della succitata deliberazione, con cui si stabiliva che “gli operatori che si convenzioneranno con il Comune saranno tenuti a dare corso a tutte le azioni autorizzative necessarie, anche in ordine all’occupazione di suolo pubblico temporanea”.

In altre parole, il canone di occupazione suolo pubblico per i monopattini non è più dovuto. Sarà riservato lo stesso trattamento ai commercianti, con la fine del piano Oasi (che esenta dal pagamento fino al 31 dicembre 2021)? Saranno esentati anche i cittadini che per qualche motivo dovessero occupare il suolo pubblico (ponteggi, paletti per agevolare l’entrate e uscita dai carrabili)?

Al momento non è chiaro quali siano i risultati che il progetto ha portato e quali benefici la città abbia ottenuto tanto da decidere di rinunciare all’incasso del canone: esister un’analisi costi-benefici? Esiste un monitoraggio regolare dei risultati? Esistono degli obbiettivi per definire se il progetto sta funzionando?