“Mercoledì 21 febbraio è partito l’azione comunale messa in atto per riqualificare l’area di Fermi” spiegava trionfale il comunicato stampa inviato ai media locali del nord ovest torinese. Dichiarazioni del sindaco Casciano e dell’assessore Manfredi, foto, propaganda. Ma lo sgombero, come tutti i collegnesi sanno, è stato un flop.
“Da anni ormai l’amministrazione ciclicamente fa propaganda sullo sgombero sfruttando la stampa locale, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti i collegnesi e delle migliaia di persone che ogni giorno passano da Fermi: baracche, rifiuti, persone che vivono in condizioni precarie, carcasse di copertoni abbandonate, furti di materiale al vicino Ecocentro” spiega Massimo Cavazzini, fondatore di Collegno Rinasce e candidato alle prossime elezioni amministrative. “Le persone vanno aiutate a trovare una sistemazione dignitosa e se rifiutano vanno allontanate immediatamente e in maniera definitiva, è un problema di pubblica sicurezza e decoro: inutile continuare ad autorizzare la costruzione di palazzoni se poi non si riesce ad offrire un ambiente pulito e decoroso a chi li abita”.
“Sono passate due settimane dal presunto sgombero: le baracche sono tornate e nessuno ha ripulito i terreni dai cumuli di rifiuti abbandonati – conclude Massimo Cavazzini – Non è dato sapere se l’amministrazione abbia intrapreso azioni legali contro i responsabili dele occupazioni e anche del mancato controllo dei terreni, così come non sappiamo se siano stati recuperati i soldi che i cittadini collegnesi hanno anticipato per pagare la pulizia del Cidiu in questi anni. Sono più impegnati a fare campagna elettorale che non a garantire ai cittadini collegnesi un ambiente salubre“.