I cittadini collegnesi se n’erano accorti da tempo (e Collegnorinasce ne aveva dato ampio risalto) ma adesso è ufficiale: il servizio di bike sharing a Collegno è ufficialmente terminato.
Il contratto era scaduto ad ottobre 2021, ma tra Bicincitta Italia s.r.l. (“BIC”) e la città di Collegno era nato un contenzioso sulle modalità di definizione e di chiusura del servizio di bike sharing [TO]BIKE. Un servizio che già da mesi i collegnesi non potevano utilizzare con un imbarazzo politico per il sindaco Casciano, che ama definirsi “il sindaco della bici”.
Era il 2018, ormai quattro anni fa, quando l’amministrazione collegnese si era lamentata per la qualità del servizio. L’assessore Romagnolo aveva inviato una lettera in cui l’amministrazione contestava “la totale inottemperanza degli impegni presi. A Collegno – si leggeva nella lettera del 2018 – ci sono solo 17 biciclette circolanti contro le 63 previste, ossia il 73% in meno, ed inoltre più della metà delle colonnine è inutilizzabile o fuori uso. L’amministrazione lamentava la mancanza di report di interventi sulle biciclette riparate e sostituite, sull’uso delle postazioni, sulle nuove iscrizioni, oppure sulle manutenzioni delle colonnine. E, concludeva la lettera, qualora il servizio non fosse riattivato al 100%, attiveranno le penali.
Penali che non arriveranno mai: dopo tre anni di mancato servizio, anzichè incassare le penali per grave inadempimento (come sottolinea l’amministrazione collegnese nella comunicazione di disdetta inviata a BIC ad ottobre 2021) la città ha deciso di accontentarsi di 6 city bike.
BIC ha infatti contestato al Comune la legittimità della decisione e il Comune dopo “un fitto scambio di corrispondenza riservata fra i rispettivi legali” ha deciso di siglare un’intesa senza procedere con la causa. Qual è l’accordo che il sindaco della bici Casciano ha negoziato per conto dei cittadini collegnesi?
BIC consegnerà al Comune di Collegno 6 city bike, che secondo l’accordo valgono 1.319 euro ciascuna per un totale di circa 7.900 euro. Questa cifra coprirà di fatto le penali per i problemi subiti dai cittadini nel corso degli anni: tanto vale il disservizio secondo il sindaco Casciano. Inoltre BIC smonterà le stazioni di bike sharing presenti sul territorio comunale. E da quel momento i collegnesi, nella città del sindaco della bici, non avranno più alcun servizio di bike sharing attivo.
In cambio di sei bici e dello smontaggio delle attuali stazioni, il Comune si impegna a non chiedere più nulla in futuro e accettare che la chiusura del contratto sia amichevole. Nell’accordo, la chicca finale: la città di Collegno accetta che “il Sindaco del Comune di Collegno avrà cura di informare la cittadinanza, tramite il proprio profilo social, che il rapporto tra le parti si è concluso bonariamente, comunicando che l’Amministrazione ha acquisito al proprio patrimonio sei city bike”.
Sarà dunque il sindaco Casciano a dover pubblicare un post sull’accordo e “difendere” la scelta fatta. I disagi patiti dai collegnesi in questi anni hanno ricevuto un adeguato ristoro? Le sei city bike sono nuove o usate, considerando che modelli con caratteristiche tecniche equivalenti si trovano nuove a circa 1200 euro (ad esempio Elops 900 di Decathlon)? I 7.900 euro per le sei bici sono una valutazione di mercato congrua?
La città con il sindaco della bici starà senza un servizio di bike sharing? I cittadini attendono con ansia il post social…