Era l’ormai lontano dicembre 2017 quando il Ministero dell’Ambiente comunicava alla città di Collegno l’approvazione del co-finanziamento del progetto ViVo – Via le vetture dalla zona Ovest di Torino. Di lì a pochi mesi, sarebbe iniziata la campagna elettorale: promesse di progetti per la mobilità sostenibile, promesse di migliorare la viabilità, promesse di rendere Collegno più vivibile grazie anche ai soldi del Ministero. Promesse, promesse, promesse.

Quattro anni dopo viene finalmente messo nero su bianco che quelle promesse sono in molti casi ancora tali: l’amministrazione comunale scrive infatti a gennaio 2022 che “facendo seguito all’ultima rimodulazione del POD, siamo a constatare come il protrarsi dell’evento pandemico abbia comportato significativi ritardi sull’attuazione delle ultime azioni previste”. Circa il 30% dei fondi non è ancora stato speso.

E dunque viene chiesta “formale proroga per il suo completamento al 30 giugno 2023“. Un ciclo quinquennale che terminerà a ridosso della nuova tornata elettorale del 2024.

In particolare, queste le iniziative di cui si chiede la proproga:
della realizzazione velostazione Fermi e attività collegate: rispetto a quanto indicato nel dossier di candidatura, che prevedeva di 2 Velostazioni da 48 posti biciclette e 170 bike‐box nei luoghi di interscambio auto‐ bici‐TPL‐servizi sharing bike‐car, Collegno e Grugliasco hanno deciso di creare un’unica Velostazione da 96 posti alla stazione Fermi. Un progetto che doveva essere realizzato e completato mesi fa secondo le dichiarazioni del sindaco Casciano e dell’assessore Treccarichi e che ora viene ufficialmente dichiarato in ritardo.
Con questa modifica (e la rinuncia a 170 bike-box), per collegare l’Università di Grugliasco si realizzerà una ciclabile; con i 200mila euro “risparmiati”, si prevedono piste protette e bike lane a servizio del polo universitario e delle attività commerciali tra le stazioni della Metropolitana e l’Università di Grugliasco. (Ci sarà anche via Losa?)
– delle attività PEBA sull’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre ad attività nel comune di Buttigliera Alta.

Al di là della consueta retorica politica che “vende” una Collegno perfetta e piena di successi, appare evidente che molte delle promesse elettorali fatte tra il 2018 e il 2019 dall’attuale giunta non siano state mantenute.

Torneranno buone per la campagna elettorale 2023-2024?