Curiosa vicenda quella che vede protagonista la scuola primaria Calvino in Viale dei Partigiani a Villaggio Dora. I cittadini hanno segnalato a Collegno Rinasce la presenza, all’interno del perimetro scolastico, di un orto e hanno inviato alcune osservazioni sulla sicurezza dei bambini e sui controlli effettuati dall’amministrazione.
Lo spazio coltivato è all’interno della recinzione, di fianco al giardino dove giocano i bambini. Un orto presente da qualche anno che, nel corso del tempo, ha aumentato le proprie dimensioni aggiungendo una casetta per gli attrezzi e un tavolo con sedie.
A Collegno da qualche tempo la città offre i cosìddetti Orti Sociali, piccoli appezzamenti che danno a pensionati, disoccupati e famiglie con figli giovani la possibilità di svolgere un’attività ricreativa a contatto con la natura per socializzare con altre persone, fare attività motoria ed avere un sostegno economico derivante dalla produzione di ortaggi. Ma, stando al sito istituzionale, gli Orti Sociali “sono oltre un centinaio, si trovano in Strada della Serpera e Strada Antica di Rivoli“.
Nel 2014, la città di Collegno aveva invece lanciato gli Orti Urbani nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Il progetto aveva coinvolto due persone il primo anno (scuola Boselli), quattro il secondo (Boselli e Anna Frank) per poi ridursi ad una sola persona, un ex allievo della Boselli che si è occupato di semina, raccolto estivo, acquisto di sementi e attrezzature e, ovviamente, della raccolta dei frutti della terra. Il progetto, stando ai documenti, non è più attivo da anni. Anche il progetto di Urbanocoltura Villaggio Dora, coordinato dalla Coop sociale San Donato con la collaborazione del III Circolo Scuole Collegno e del Comitato di Quartiere Villaggio Dora risale al novembre 2014.
A che progetto afferisce questo orto interno alla scuola Calvino? Chi è autorizzato ad entrare nel perimetro scolastico (che, ricordiamo, è lo stesso in cui giocano i bambini della scuola primaria), a che ore e chi controlla?
La casetta degli attrezzi è prevista dal progetto e chi ne ha la responsabilità (ad esempio chi assicura che non sia accessibile e pericolosa per i bambini?)? Il tavolo e le sedie fanno parte del progetto?
Tutte domande a cui l’amministrazione dovrebbe rispondere per rassicurare i genitori dei bambini della scuola Calvino, giustamente preoccupati per l’incolumità e la sicurezza dei propri figli.