Brutta sorpresa per i cittadini collegnesi che stamattina si sono trovati a passare per la stazione ferroviaria: nella notte alcuni vandali hanno imbratto muri e panchine.

La segnalazione arriva da una cittadina collegnese, che ha ripreso gli atti vandalici – si tratta probabilmente di tintura di iodio – e ce li ha segnalati. Il personale della stazione ha iniziato a pulire, ma servirà probabilmente ritinteggiare i muri. Se è vero che si tratta di un edificio di RFI (l’ex Ferrovie dello Stato), è anche vero che si tratta dell’ennesimo atto vandalico sul territorio comunale. Ultimo di una lunga serie.

Uno “sfregio” dei beni pubblici da parte di ignoti, che però hanno lasciato una traccia “firmando” con il cosiddetto tag. Un elemento che speriamo possa essere utile alle forze dell’ordine per risalire agli autori del gesto, anche se non esistono telecamere di sorveglianza puntate sul marciapiede.

Ne dovrebbero esistere però intorno alla stazione, considerando che si tratta di un luogo a pochi metri dal comando della polizia locale e dal palazzo civico. Da anni i cittadini sentono parlare di un sistema di controllo del territorio (costato centinaia di migliaia di euro) con telecamere sul territorio comunale, ma non risultano sulla stampa locale interventi fatti grazie ai video registrati dal sistema.

Funziona? I soldi sono stati spesi bene? Esiste un piano per incrementare la sicurezza? Solo poche settimana fa sul territorio collegnese è avvenuto un omicidio di un senzatetto (sono in corso le indagini) e chiunque passi da Fermi può notare baracche e discariche a cielo aperto. Senza parlare di intere vie lasciate a sè stesse. Situazioni di degrado che di certo non aiutano ad incrementare la sicurezza della città.

Un segno di degrado sociale e civile che gli amministratori non possono ignorare. Una situazione “certificata” dall’Istat con l’indice di vulnerabilità sociale: molto alto per Collegno, che potrà accedere ai fondi PNRR statali anche in virtù del degrado in cui versa la città.

Se la narrazione politica parla di grandi progetti e di una città gestita bene, l’Istat riporta tutti con i piedi per terra: la città è vulnerabile e il degrado evidente, i soldi serviranno per mettere qualche pezza dove l’attuale giunta ha fallito.