palazzo civico comunale collegno

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato di come sia partito l’iter per il nuovo Palazzo Civico, con un mutuo da 6 milioni previsto per il 2024, e una spesa di 220mila euro sul 2022.

Con l’avvicinarsi delle elezioni del 2024, la spesa per le opere pubbliche previste nel piano triennale “esplode” nel 2022-2023 con oltre 42 milioni di euro, di cui quasi 10 milioni di euro di nuovi mutui. Nel 2024 la spesa prevista torna a livelli ordinari con circa 11 milioni di euro di spese previste.

Un paio di settimane or sono, la Giunta collegnese aveva dato il via libera alla spesa di 55mila euro per uno studio di fattibilità: 50mila pagati dalla Compagnia di San Paolo e 5mila messi dal comune di Collegno. E arriva oggi la notizia che l’appalto è stato affidato a Chintana srl, con affidamento diretto.

La legge prevede infatti che in determinati casi si possa procedere senza gara, scegliendo direttamente il fornitore se l’appalto è sotto i 40mila euro: e lo studio di fattibilità ne costerà circa 39mila più Iva, di pochissimo sotto il limite che avrebbe obbligato a procedure diverse.

E così il 29 ottobre 2021, a mezzo piattaforma www.acquistinretepa.it, la Città di Collegno ha ingaggiato una trattativa diretta con la società Chintana s.r.l., unico soggetto invitato a presentare un’offerta. Offerta che è arrivata dopo 5 giorni con un ribasso dello 0.63%, ovvero con uno “sconto” di ben 246 euro su 39mila.

Secondo il documento di determinazione, l’offerta ricevuta è “economicamente conveniente poiché contempla un team di professionisti altamente qualificato ed un monte ore per l’espletamento dell’incarico congruo rispetto ai risultati attesi”. Ovvero secondo l’amministrazione, l’offerta è vantaggiosa (economicamente conveniente): mancando altre offerte, risulta ovviamente difficile capire rispetto a cosa sia stata calcolata la convenienza economica e ci dobbiamo dunque affidare al giudizio del professionista.

Ma chi è Chintana s.r.l.? Secondo il sito web dell’azienda, la società di consulenza strategica torinese opera “nel settore dello sviluppo locale, con la missione di promuovere iniziative di pianificazione del territorio, perseguendo la valorizzazione delle potenzialità che questo offre e dell’imprenditorialità cui dà origine, attraverso un’attività di consulenza completa”.

Scorrendo nella sezione “Staff”, spicca il nome di Lorenzo Muller: socio fondatore e presidente di Chintana, “svolge attività di consulenza relativa alle tematiche inerenti lo sviluppo economico territoriale – con particolare specializzazione in tema di programmazione delle politiche di coesione dell’Unione Europea – nell’intento di promuovere l’avvio e la crescita di iniziative di valorizzazione delle risorse umane e materiali del territorio, in un quadro di interventi volti al potenziamento, (in termini economici e di servizi), delle opportunità di fruizione che
questo è in grado di offrire e dell’imprenditorialità cui dà origine”. Una figura di sicura competenza nel campo.

Nel curriculum vitae, si legge inoltre che ha ricoperto il ruolo di “Consigliere per le Politiche Comunitarie ed Affari Internazionali della Regione Piemonte” quando la regione era guidata da Mercedes Bresso del PD. LoSpiffero, nel 2013, lo annoverava tra i “dirigenti del Partito Democratico” ed esponente del PD torinese. Lo stesso Muller è stato più volte ospite alla festa dell’unità del PD (ad esempio nel 2017), consulente esterno della regione a trazione PD guidata da Mercedes Bresso (consulenza oggetto di interpellanza in Consiglio Regionale, la n. 909 dei Consiglieri Burzi e Ferrero).

Dal punto di vista amministrativo, come abbiamo visto non ci sono dubbi che l’amministrazione si sia mossa nel solco di quanto permesso dalla legge.

Da un punto di vista politico, però, il sindaco Casciano potrebbe spiegare come mai un progetto così importante non abbia visto la partecipazione di più aziende al processo di selezione: mentre non ci sono dubbi che la società scelta sia capace di portare a termine il lavoro, è evidente che sul mercato possano operare altri soggetti altrettanto validi.

Il sindaco concorda la scelta di interpellare una singola azienda? E perchè proprio Chintana?

Chissà se l’opposizione collegnese vorrà approfondire interrogando il sindaco sulle scelte fatte…