campo rom collegno

Ennesima tavola rotonda pagata dai soldi pubblici per il campo rom di Collegno, che da decenni si mostra ormai come un vero e proprio buco nero per i soldi dei cittadini. Un campo costato milioni di euro e il cui superamento – ovvero la chiusura – , promesso in diverse campagne elettorali, è ancora una chimera.

Domani – 9 novembre 2021 – l’amministrazione comunale organizzerà presso la sala consiliare Villa 7 nel Parco Generale C.A. Dalla Chiesa, il progetto dell’Associazione romana Luglio 2021 denominato “Oltre il campo. Il superamento dei campi rom in Italia – un’analisi comparativa con linee guida per amministratori pubblici”.

Due membri dell’associazione romana viaggeranno e pernotteranno a spese dei cittadini di Collegno per illustrare il progetto, definito “momento formativo e di dialogo”. Obbiettivo dell’amministrazione è discutere in merito alle modalità con cui è possibile pianificare e implementare politiche e interventi finalizzati al superamento del campo nomadi e all’inclusione sociale degli abitanti. Non è chiaro chi siano gli invitati al “momento formativo”: i dipendenti comunali? Altre associazioni sul territorio? I cittadini? I consiglieri comunali? Nel momento in cui scriviamo, nessuno dei canali di comunicazioni istituzionali e social della Città dà notizia dell’incontro.

Eppure nei giorni scorsi il sindaco Casciano e la sua Giunta avevano deliberato una proroga alla Coop San Donato per erogare 634 ore di assistenza ad un costo di 23 euro/ora. Una spesa di migliaia di euro già affrontata nella prima parte del 2021 e ora rinnovata per l’analisi della situazione di contesto, con identificazione dei destinatari e delle loro caratteristiche ed elaborazione delle singole schede dei nuclei familiari; l’individuazione di possibili scenari, identificazione di possibili stakeholder territoriali edefinizione di una mappatura; i contatti diretti con alcune famiglie con cui realizzare azioni di supporto ed orientamento, per le quali sono state individuate priorità di intervento diverse (presenza minori e disabili, precarietà delle disponibilità abitative presso il campo, realizzabilità di ricollocazione).

Domani l’ennesima spesa pubblica per parlare del campo rom, ma i cittadini sono stanchi di parole e vorrebbero finalmente vedere risultati concreti. Risultati che secondo la giunta Casciano non arrivano per colpa della Regione Piemonte: in questo balletto di responsabilità, a spendere anche quest’anno decine o centinaia di migliaia di euro i cittadini collegnesi.