Non c’è pace per il cantiere della nuova scuola Matteotti a Collegno, un cantiere che ormai molti cittadini chiamano “cantiere infinito” per la durata dei lavori, iniziati con i primi scavi nel novembre 2017 e tuttora in corso nonostante una durata iniziale prevista inferiore ai due anni. Rispetto all’ultima data nota di fine lavori – il 30 aprile 2021 comunicato da Sindaco Casciano e assessore Treccarichi con tanto di lettera ai cittadini – a distanza di quattro mesi il cantiere è tuttora in attività.

Nei giorni scorsi un nuovo imprevisto: la direzione lavori non sarà più seguita da personale della città di Collegno ma è stata affidata ad uno studio esterno, con un costo ulteriore di circa 15mila euro che si somma alle centinaia di migliaia di euro extra già approvate in passato.

Come si legge dai documenti, servono “soggetti in possesso di requisiti di adeguata professionalità e competenza in relazione all’oggetto del contratto e che siano disponibili a assumere le responsabilità nella fase specifica dell’esecuzione dei lavori”. Servono dunque persone non solo competenti, ma che siano disponibili a farlo.

Il documento però spiega che “il Settore Tecnico è impossibilitato a procedere d’ufficio all’esecuzione delle attività suindicate, considerata la carenza di risorse umane rispetto ai compiti istituzionali correnti, nonché di personale con specifica professionalità per far fronte alle prestazioni in oggetto e di risorse strumentali rispetto alle esigenze connesse allo svolgimento delle attività in questione”. Quello che viene messa nero su bianco è la carenza di risorse umane, strumentali e specifiche professionalità: l’incarico per circa 15mila euro va dunque ad un professionista esterno.

Una scelta ovviamente lecita, che però la politica collegnese dovrà affrontare al più presto: con i fondi PNRR in arrivo nei prossimi mesi e dunque la possibile apertura di numerosi cantieri cittadini, qual è l’indirizzo politico scelto per garantire le risorse umane, strumentali e le specifiche professionalità necessarie visto che ad oggi sembrano non sufficienti?

Il sindaco Casciano e l‘assessore Treccarichi dovrebbero farsi carico al più presto di un piano per assicurare alla Città le risorse che servono, risorse che non sembrano essere presenti nel piano dei fabbisogni ad oggi approvato.

Tra le righe della determinazione emergono poi alcune nuove informazioni sull’andamento del cantiere: un mix date e sovrapposizioni, spesso difficli da seguire in maniuera lineare perchè è stato scelto di negare l’accesso generalizzato agli atti relativi ai verbali di cantiere, dunque per ricostruire cosa succede è necessario affidarsi alle poche righe presenti nelle determinazioni.

L’assessore Treccarichi, che nell’agosto 2021 postava su Facebook video sostenendo che il ritardo Covid era recuperato e i lavori procedevano veloci, non è più tornato sul tema scuola dopo aver preso atto che la data di febbraio prima e aprile poi non sono state rispettate. Il sindaco Casciano, oltre a ricordare l’importanza della scuola, non ha risposto alle numerose domande sull’andamento del cantiere e sugli ormai oltre 300mila euro di spese extra (sotto forma di mancato risparmio) che graveranno sulle tasche dei cittadini collegnesi.

Un silenzio (cui si aggiunge quello del comitato di quartiere) che a nostro parere mostra la difficoltà ad ammettere che quanto promesso durante la campagna elettorale 2018 non si è concretizzato: da oltre quattro anni – con la certezza ormai che si vada a cinque anni – il cantiere impatta negativamente sulla vita di chi abita nelle vicinanze e dei piccoli scolari dell’attuale Matteotti, relegati in una struttura vetusta che non garantisce l’agibilità completa e sarà demolita. Se il cantiere fosse finito come prometteva il sindaco Casciano ai media durante la campagna elettorale 2018, gli studenti si sarebbero evitati due anni di ulteriore sacrificio.

Eppure in una lettera fatta distribuire alle scuole di Borgata Paradiso attreverso il costituendo comitato di quartiere l’assessore Treccarichi parlava di un cantiere scuola finito entro aprile 2021 e di un lotto palestra terminato sei mesi dopo, ovvero ottobre 2021. Sappiamo che le cose sono andate diversamente e che nel frattempo, complice anche una qualità della vita in declino e strade in condizioni pietose, sono state chieste a più riprese le dimissioni dell’assessore Treccarichi.

I documenti ricordano che il 10 marzo i lavori venivano parzialmente sospesi per la parte di posa dei serramenti a causa di difficoltà di reperimento dei materiali. I componenti interni sono stati consegnati il 15 giugno, dunque la data di fine posa fissata al 14 luglio 2021. Per le componenti esterne, l’8 luglio veniva fissata una data di fine lavori al 7 agosto 2021. Il “capitolo” serramenti dovrebbe dunque essere stato chiuso, a confermarlo sarà lo Stato Avanzamento lavori di agosto.

Una ulteriore sospensione dei lavori veniva concordata il 27 aprile 2021 in quanto, “a causa delle copiose precipitazioni atmosferiche, era impedito il montaggio previsto delle pannellature di facciata, la posa dei pannelli fotovoltaici, la posa dei lucernari, la posa delle pavimentazioni su terrazzo e scavi per allacci impianti, non potendo operare in tutta sicurezza”. E’ possibile dunque che gli operai che utilizzavano le piattaforme di sollevamento nella settimana del 28 aprile (nella foto operai al lavoro il 30 aprile) stessero eseguendo lavorazioni diverse.

30 aprile 2021, operai al lavoro con piattaforme di sollevamento

Il 3 maggio 2020, cessate le cause di sospensione lavori, “veniva redatto verbale di ripresa lavori per essere portati a compimento entro la data del 6 maggio 2021.

Il giorno successivo venivano assegnati per le opere di finitura 60 giorni per le relative ultimazioni, che dunque avreebbero dovutro essere terminate il 6 luglio 2021. Questo era lo stato dei lavori al 6 agosto 2021, dopo 90 giorni dall’ultimatum.

Per le opere di perizia di variante 3 legate al conto termico, venivano dati 31 giorni di proproga a partire dalla consegna in cantiere della strumentazione della domotica, avvenuta il 6 luglio (ovvero esattamente alla scadenza dei 60 giorni concessi per terminare le opere di finitura). Queste opere avevano una data di conclusione fissata al 5 agosto 2021.

Insomma, 14 luglio, 7 agosto, 6 maggio, 5 agosto, 6 luglio: date di fine lavori diverse in un intreccio di lavorazioni complicato. Sembra che l’ultima data utile sia 5 agosto 2021, eppure al 30 agosto – oggi – il cantiere non sembra terminato e consegnato: a sancire lo stato di avanzamento di lavori sarà il SAL, che dovrebbe riportare 100% per tutte le lavorazioni.

Per poterlo leggere serve un accesso agli atti, dunque ad oggi non siamo in grado di verificare: dall’esterno sembrano mancare ancora numerose finiture… da fili elettrici penzolanti a grondaie provvisorie, dalla mancanza dei pavimenti interni alla sistemazione del tetto. Ma solo il SAL confermerà o smentirà questa impressione, con gli operai che sono comunque al lavoro anche oggi.

C’è altro che non è esplicitato nei documenti? Il cantiere ha goduto di ulteriori proproghe o è ufficialmente in ritardo e dunque sono scattate le penali? La palestra che doveva essere terminata ad ottobre come affermato dall’assessore Treccarichi a quando slitterà? Riusciranno i piccoli studenti ad entrare nel settembre 2022 con un cantiere completamente finito dopo 5 anni dai primi scavi o c’è il rischio di un trasloco con cantieri aperti?

Finita scuola e palestra, effettuato il collaudo, serve acquistare gli arredi, allestire il giardino per le attività esterne, produrre nuove perizie acustiche che garantiscano la quiete di chi abita a cinque metri dal confine, progettare e realizzare la nuova viabilità circostante, istituire la zona car-free, aggiustare l’illuminazione pubblica. E se la palestra sarà finita nella primavera 2022, il rischio di ritardi a catena è concreto. C’è un cronoprogramma aggiornato? Ci sono le risorse umane, strumentali e le professionalità oppure serve affidarsi a professionistri esterni? Ci sono le risorse finanziarie per partire con le attività “attigue” o si aspetta il 2022 con il rischio di allungare ulteriormente? Attendiamo come sempre una risposta da sindaco Casciano e assessore Treccarichi.