Ma quanti sindaci ha Collegno? Chi pensa ne abbia solo uno in fondo ha ragione, sebbene in questa campagna elettorale anticipata il candidato Cavallone abbia tappezzato i social con profilo e foto come “Sindaco di Collegno”.
L’assessore candidato alle primarie del centro sinistra si sente già sindaco? Alla richiesta di un cittadino di utilizzare una dicitura corretta ha spiegato che la colpa è di Facebook, che non farebbe modificare il nome della pagina. Salvo che la grafica usata nei primi giorni di campagna con la dicitura “sindaco” – poi modificata – non dipenda dai social.
Questo titolo andrebbe riservato all’attuale sindaco, per rispetto della carica istituzionale e degli altri candidati; e forse per non rischiare grane legali.
Il simbolo elettorale per temi di spazio solitamente riporta diciture brevi, ma la comunicazione grafica e social dovrebbe riflettere quella che è la verità: “candidato sindaco” (per altro delle primarie del centro sinistra contro Enrico Manfredi, non alle elezioni amministrative 2024).
Sui social intanto si scatena l’ironia: “Collegno come il Vaticano, dopo i due Papi i due sindaci” scrive un utente.
Collegno Rinasce auspica che senza ritardi l’assessore Cavallone voglia correggere e tornare ad utilizzare la dicitura corretta ovunque. Collegno ha bisogno di un sindaco trasparente, corretto e che giochi secondo le regole. Se il buongiorno si vede dal mattino…